Una conversazione nello Spirito
Il Sinodo dei Vescovi ha pubblicato un documento intitolato “Instrumentum Laboris”, per guidare il suo incontro di ottobre sul futuro della Chiesa. Il testo include domande di riflessione e istruzioni su come conversare nello Spirito Santo con gli altri. I poche parole contiene una serie di domande, di riflessioni e istruzioni su come intraprendere una conversazione nello Spirito con gli altri partecipanti. Esso mira a guidare i membri del sinodo nell’esplorazione di temi cruciali per la Chiesa, come il ruolo delle donne, la relazione con l’autorità e l’accoglienza delle minoranze ferite. Questo testo non fornisce indicazioni operative, ma offre una panoramica delle domande chiave che verranno affrontate nel sinodo.
Il Sinodo dei Vescovi pubblica lo “strumento di lavoro”:
Riflessioni su accoglienza, autorità e ruolo delle donne.
Il 20 giugno 2023, il Sinodo dei Vescovi ha pubblicato un documento di lavoro che dovrebbe guidare la prima sessione del Sinodo sulla Chiesa, prevista per ottobre 2023. Questo “Instrumentum Laboris” (“strumento di lavoro” in latino) è inteso ad aiutare i 370 membri dell’assemblea sinodale nella loro riflessione su una Chiesa più accogliente e missionaria. Tra gli argomenti più importanti menzionati nel documento di 50 pagine vi sono la relazione della Chiesa con l’autorità, il ruolo delle donne e l’accoglienza delle minoranze ferite.
Gli autori di questo documento di lavoro indicano fin dall’inizio che “non è un documento del Magistero della Chiesa, né è il rapporto di un’indagine sociologica”. Un documento di lavoro di questo tipo viene sempre pubblicato prima dell’assemblea generale di un Sinodo dei Vescovi. Gli autori specificano che anche questo testo non ha lo scopo di fornire “indicazioni operative”.
Il vasto progetto di Papa Francesco per la Chiesa cattolica:
Riflessioni sulla promozione delle donne e la riforma degli ordini ministeriali.
Al contrario, il documento include più di 130 domande, suddivise in 15 schede di lavoro, affinché i partecipanti all’assemblea di ottobre: vescovi, religiosi e laici, possano riflettere su di esse.
- Come promuovere le donne nella Chiesa?
- Come dovrebbe essere esercitata l’autorità, o come dovrebbero essere articolati i ministeri ordinati con l’azione laicale?
- Come possiamo integrare le minoranze ferite come “persone divorziate e risposate, persone in matrimoni poligamici o cattolici LGBTQ”?
- Come possiamo ripensare la relazione tra l’universale e il locale, tra la cultura occidentale e latina e altre culture?
Con questa serie di domande, il documento fornisce una panoramica del vasto progetto lanciato dal Papa per guidare la Chiesa cattolica.
Struttura del documento
Il testo, è più tecnico e meno concreto rispetto al documento preparatorio per la fase continentale del sinodo, è diviso in due sezioni principali.
- La prima ricorda le “caratteristiche fondamentali” di una Chiesa sinodale, capace di “camminare insieme”“.
- La seconda sezione delineata, attraverso varie domande, gli elementi emersi dalle riflessioni svolte dal 2021 in poi a livello locale e poi continentale.
La gestione delle tensioni nella Chiesa sinodale e il percorso di discernimento proposto dal Sinodo.
Gli autori del testo avvertono che non intendono evitare le tensioni. “Non dovremmo essere spaventati da esse, né cercare ad ogni costo di risolverle”, assicurano gli autori. Il testo sottolinea che una Chiesa sinodale è caratterizzata anche dalla “capacità di gestire le tensioni senza essere schiacciata da esse“.
Gli autori spiegano anche che l’assemblea di ottobre non si prefigge di produrre proposte concrete: “L’obiettivo principale della prima sessione sarà delineare percorsi di studio approfondito da svolgere in stile sinodale“. Solo dopo la seconda sessione, nell’ottobre 2024, tali proposte verranno presentate al Papa.
Una conversazione nello Spirito
Il documento di lavoro, tuttavia, fa una proposta concreta: una presentazione schematica su come effettuare il discernimento durante il Sinodo. Intitolato “Conversazione nello Spirito”, questo metodo propone un percorso spirituale alternando momenti di silenzio, preghiera e ascolto, con momenti di dialogo e identificazione dei “passi” che “lo Spirito” ci chiama a compiere insieme. Il documento promuove questo metodo come un modo per guidare i partecipanti attraverso le fasi successive del processo sinodale.
La Conversazione nello Spirito un metodo sinodale per animare la vita delle Chiese.
Il testo sottolinea che questo metodo è stato “scoperto” in molte Chiese locali durante la prima fase del Sinodo. “Da tutti i continenti arriva la richiesta che questo metodo possa sempre più animare e informare la vita quotidiana delle Chiese“, spiegano gli autori. Questo “metodo” intende prima di tutto la “comunione” ed è talvolta definito un “momento pentecostale”, un “metodo sinodale” o “conversazione nello spirito”.
La Conversazione nello Spirito non è intesa come un “generico scambio di idee”, ma come una “dinamica in cui la parola pronunciata e ascoltata genera familiarità, consentendo ai partecipanti di avvicinarsi gli uni agli altri”, sottolinea il documento. Questo “ascolto insieme” consente ai partecipanti di “sperimentare il discernimento”, superare le divergenze e unirsi nell’ascolto dello Spirito Santo.
Possiamo parlare di una Conversazione nello Spirito solo se c’è un passo avanti in una direzione precisa, spesso inaspettata, che indica un’azione concreta, insiste il documento. Il documento afferma che ai fedeli non viene chiesto di seguire servilmente questo schema, ma di adattarlo a seconda del contesto.
Le 4 fasi della Conversazione nello Spirito
Un diagramma nel testo spiega il metodo della Conversazione nello Spirito e delinea quattro fasi e quattro momenti di preghiera.
- Inizia con una “preparazione personale” in preghiera con lo Spirito Santo per meditare sul proprio futuro contributo alla questione in discernimento.
Segue l’incontro, che inizia con un momento di silenzio, preghiera e include l’ascolto della Parola di Dio insieme. Poi ogni membro prende a turno a parlare, ma soprattutto ascolta attentamente gli altri. Questo scambio iniziale è seguito da un momento di preghiera e silenzio. Quindi, “ciascuno condivide ciò che ha risuonato di più in lui o in lei o ciò che ha suscitato la maggior resistenza in lui o in lei, lasciandosi guidare dallo Spirito Santo”.
Ogni persona è chiamata a rispondere alla domanda “quando ascolto, il mio cuore arde dentro di me?”. Dopo un ulteriore periodo di preghiera e silenzio, si svolge un dialogo “sulla base di ciò che è emerso in precedenza al fine di discernere e raccogliere i frutti della conversazione nello Spirito”. In particolare, il testo incoraggia i partecipanti a “riconoscere le intuizioni e le convergenze” a cui lo Spirito ha condotto, ma anche a identificare “dissonanze, ostacoli e nuove domande”.
L’obiettivo è “permettere l’emergere di voci profetiche”, ma anche far sì che tutti si “sentano rappresentati dal risultato del lavoro”. Il processo si conclude con una preghiera di ringraziamento finale.
Riassunto conclusivo: Il documento di lavoro del Sinodo dei Vescovi ha introdotto un metodo chiamato “Conversazione nello Spirito” per guidare i partecipanti durante il processo sinodale. Questo metodo prevede quattro fasi principali e promuove un approccio di ascolto, preghiera e dialogo in cui lo Spirito Santo guida la discussione. Il documento sottolinea l’importanza di un discernimento comunitario e di superare le divergenze attraverso l’ascolto dello Spirito. Non si tratta di un semplice scambio di idee, ma di un percorso che mira a generare familiarità tra i partecipanti e a identificare azioni concrete. Il documento di lavoro non intende produrre proposte definitive, ma preparare il terreno per future sessioni sinodali.
Che lo Spirito Santo guidi fortifica e protegga sempre il Papa i vescovi e sacerdoti.