
Una vera fecondità della vita cristiana, passiamo attraverso Maria
La vita cristiana è un cammino di crescita e di grazia, un percorso che attraverso Maria ha la certezza di trovare Dio. Il Vangelo stesso ci suggerisce questa intimità con la Madre di Dio, incorniciando la narrazione della vita di Gesù con due inviti fondamentali a “prendere Maria nella propria casa”. Dal “Non aver paura di prendere con te Maria, tua sposa!” rivolto a san Giuseppe, all’ “Ecco tua madre” pronunciato da Gesù sulla croce per il discepolo amato, l’invito a Maria è una costante. Il Vangelo quindi ci indica che Maria è il nostro navigatore che ci porta sulla strada giusta e quando ci allontaniamo dalla via maestra, Lei ricalcola la strada proprio come un navigatore che ci guida fino al raggiungimento della meta prescelta.
E qual è la nostra meta? Il Paradiso!
La Pietà Mariana: Un’Eredità per la Vita Cristiana
La devozione mariana non è un’aggiunta facoltativa alla vita cristiana, ma una parte integrante della nostra eredità spirituale. Gesù ci chiama a sé fino al punto di farci condividere il suo amore filiale per la Madre e di incaricarci di rivelare il dono che ne fa agli uomini. Questo amore filiale è la chiave per raggiungere la pienezza della statura di Cristo e per crescere nell’ordine della grazia. È attraverso l’intimità con Maria che la vita cristiana può fiorire in tutta la sua fecondità.
L’Esperienza di Fecondità nella Vita Cristiana
La storia di Padre Desgenette e di Padre Lamy è un esempio eloquente di come l’intercessione di Maria possa trasformare la vita cristiana. Entrambi si erano disperati per l’inutilità dei loro sforzi, sentendosi privi di ogni fecondità spirituale. Ma invocando Maria, hanno ricevuto una fecondità inaspettata, una testimonianza tangibile del potere della Madre di Dio nell’arricchire la nostra vita cristiana.
La Speranza della fecondità nella Prova della vita
Questa esperienza di Padre Desgenette e Padre Lamy è una buona notizia per tutti noi che affrontiamo le prove nella nostra vita cristiana. Le difficoltà sono molteplici: la separazione da una persona cara, la sensazione di essere dimenticati, la percezione dell’inutilità dei nostri sforzi, l’invecchiamento, la difficoltà di trasmettere ciò che abbiamo ricevuto, l’incomprensione di fronte alle nostre stesse reazioni. In queste situazioni, cerchiamo un significato, un senso di fecondità.
Seguendo l’esempio di Padre Lamy, però, è fondamentale non confondere la fecondità spirituale con il successo mondano o con una soluzione magica ai nostri problemi. La vera fecondità di cui parliamo è una fecondità nell’ordine della grazia, un’abbondanza spirituale che arricchisce la nostra vita cristiana anche in mezzo alle difficoltà. È un dono che ci viene dato attraverso Maria, un segno che la nostra vita cristiana può sempre portare frutti abbondanti quando ci affidiamo alla sua materna intercessione.
Io dico sempre: “Gesù ci ha indicato la via da seguire; Maria ci aiuta a percorrerla”. Guai a chi crede di dover arrivare a Gesù senza la Madre perché commetterebbe un grave errore.
Facciamo un esempio
Prendiamo due bambini che salgono una montagna. Uno sale da solo, e dopo un’ora di salita, inizia a stancarsi, cosa fa? Si ferma per poi riprendere fiato. Un altro bambino sale mano nella mano con la propria mamma. Dopo un’ora si stanca, e la mamma prendendolo in braccio prosegue lei il cammino mentre lui riposa. Dopo un pò di tempo il primo bambino si ritrova davanti a un bivio, e non sà quale strada prendere. Essendo piccolo non capisce quale potrebbe essere quella giusta. L’altro bambino invece lascia che sia sua madre a scegliere, lui deve solo tenerle la mano.
Questo è ciò che accade quando ci si mette nelle mani della Madonna, quando offriamo la nostra vita cristiana a Lei senza indugiare.
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Per mio figlio, per ciò che è il suo vero bene, perché io non so neanche cosa conviene domandare.
Per tutti i giovani del mondo.
Per Papa Leone XIV.
Amen