Un cuore sordo è un cuore che non ama
Un cuore sordo è un cuore che non sente il grido di chi lo circonda, la voce di chi chiede aiuto. Un cuore sordo è concentrato solo sui propri battiti, sui propri interessi. A tal proposito voglio proporre una meditazione di Papa Francesco, che parte proprio da un episodio del Vangelo, che riguarda la guarigione di un sordomuto.
Gesù, nel compiere il miracolo dando al sordomuto parola e udito rispetto ad altre volte, compie più gesti. E’ ciò che il Papa fa notare, dicendo: “prende in disparte il sordomuto, gli pone le dita negli orecchi e con la saliva gli tocca la lingua, quindi guarda verso il cielo, sospira e dice: «Effatà», cioè «Apriti!». Tutti abbiamo gli orecchi, ma tante volte non riusciamo ad ascoltare a causa di una sordità interiore, (di un cuore sordo) che oggi possiamo chiedere a Gesù di toccare e risanare. E quella sordità interiore è peggiore di quella fisica, perché è la sordità del cuore appunto. Siamo distratti dalla nostra vita, da troppe faccende che ci distolgono dai bisogni degli altri, e non dedichiamo tempo all’ascolto di cui molti hanno necessità. Questa è la domanda da porci: Mi lascio toccare dalla vita della gente, so dedicare tempo a chi mi sta vicino per ascoltare?”
E’ proprio vero ciò che dice il Pontefice. Quante volte abbiamo letto questo passo eppure tutti noi ci siamo sempre soffermati all’infermità fisica, almeno io. Il Papa guarda invece nel profondo, e scopre che c’è una sordità maggiore, più terribile, che necessità di una guarigione immediata. E riprende appunto dicendo, che bisogna aprire le orecchie e metterci in ascolto e farlo a partire dalle nostre famiglie.
“A cominciare dalla famiglia, dove spesso non si dà all’altro modo di esprimersi. Incapaci di ascolto, diciamo sempre le solite cose, o non lasciamo che l’altro finisca di parlare, di esprimersi, e noi lo interrompiamo. La rinascita di un dialogo, spesso, passa non dalle parole, ma dal silenzio, dal non impuntarsi, dal ricominciare con pazienza ad ascoltare l’altro, ascoltare le sue fatiche, quello che porta dentro. La guarigione del cuore comincia dall’ascolto. E questo si applica anche all’essere cristiano in quanto Gesù è la Parola; dedichiamo dunque del tempo a leggere il Vangelo ogni giorno e a meditare su esso, chiedendo a Gesù di guarire dalla sordità interiore e riuscire ad aprire le nostre orecchie, e il nostro cuore, al suo messaggio”.
Papa Francesco
Chiediamo quindi il dono dell’udito del cuore e possiamo ottenerlo solamente se ci apriamo alla Parola di Gesù, leggendola, meditandola, mettendola in pratica. Solo così il nostro cuore sordo inizierà a sentire di nuovo.
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