Rosario vuol dire rosa, mazzo di rose
Il Rosario – bellissima preghiera – prende nome dal fiore simbolo dell’amore: rosario vuol dire roseto, mazzo di rose.
Vogliamo dunque offrirlo con finezza di gusto: niente rose (cioè le Ave Maria) appassite, sgualcite, mal tenute insieme e buttate là con noncuranza! È un omaggio gentile alla più bella di tutte le creature, alla benedetta fra le donne.
Con bel garbo
Con il Rosario compiamo un gesto di riconoscenza a Dio, che ha voluto divenire figlio di questa Donna, frutto benedetto del suo grembo.
Alla Regina del Cielo e della terra, alla Madre del Creatore dell’Universo le rose si offrono con rispettoso amore.
Al gambo di questi fiori sono attaccate le spine: esse ci insegnano a far attenzione nel comporre nei debiti modi questo mazzo spirituale, per porgerlo poi con bel garbo, con semplicità e con fede.
Non è quindi tanto facile recitare «bene» il Rosario: occorre un notevole impegno.
Le sue origini
Il re Davide, vissuto in Giudea tremila anni fa, non recitava certo il Rosario; eppure potremmo considerarlo un lontano antenato di questa forma di preghiera. Egli compose parole, musica e danza di una parte dei centocinquanta Salmi. Questi sono composizioni poetiche ispirate da Dio che, prima gli Ebrei e poi i Cristiani impararono a memoria per la preghiera privata e liturgica.
Dopo san Benedetto, e con l’abbondanza di monaci nei monasteri, successe che quelli non addetti abitualmente al coro, perché impegnati in lavori pesanti nelle campagne e nelle stalle, non riuscivano a recitare ogni giorno tutti quei Salmi. Non sapendoli a memoria, dovevano accontentarsi di recitare centocinquanta Pater noster: un surrogato della preghiera liturgica, a detta dei «sapienti».
Fatica e umiltà
Eppure era anch’essa una lode, forse più gradita a Dio, perché rivolta a Lui nella fatica e con semplicità di cuore.
Come i Salmi erano suddivisi a dieci a dieci (le decurie) e terminavano con il Gloria, così anche i Pater noster furono suddivisi a dieci a dieci dal Gloria Patri. Poi, al posto di tutti questi Pater, attraverso, i secoli, la buona Provvidenza permise che si infiltrassero sempre più le Ave Maria.
Molti Santi, ed il più conosciuto al riguardo è san Domenico, diffusero questa «liturgia rimediata» tra il popolo, con grandi vantaggi spirituali.
Vorrei riportarvi una sintesi delle promesse che la Madonna ha fatto, attraverso alcuni Santi, ai veri devoti del santo Rosario. Sappiamo che la Madonna quel che promette mantiene.
Promesse della santa Vergine
l. A quelli che devotamente reciteranno il mio Rosario prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie. Il santo Rosario sarà un’arma potente contro l’Inferno; distruggerà i vizi, vi libererà dal peccato, dissiperà le eresie.
2. Il santo Rosario farà fiorire le virtù e le opere buone; otterrà alle anime grande misericordia da parte di Dio; raffredderà l’amore alle cose del mondo, elevando i cuori al desiderio dei beni eterni.
3. Chi confiderà in Me, pregando con il santo Rosario, non perirà e non sarà soverchiato dalla sventura. I peccatori si convertiranno, cresceranno nella Grazia di Dio e diverranno degni della vita eterna.
4. Quelli che recitano il mio Rosario troveranno durante la vita e nell’ora della morte la luce di Dio e la pienezza delle sue grazie; parteciperanno ai meriti degli Angeli e dei Santi.
5. Libererò presto dal Purgatorio le anime che furono devote al santo Rosario. Chi l’avrà recitato con costanza e vera devozione godrà di una grande gloria in Cielo.
6. Ciò che chiederete con fede per mezzo del mio Rosario, voi lo otterrete. Coloro che propagheranno la devozione del santo Rosario saranno da Me soccorsi in tutte le loro necessità.
7. Io ho ottenuto da mio Figlio che coloro che si associano nella devozione del santo Rosario abbiano per fratelli, in vita e in morte, i Santi del Cielo.
8. Quelli che recitano fedelmente il Rosario sono figli miei amatissimi, veri fratelli e sorelle di Gesù Cristo. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
Per mio figlio, affinché nel giorno del suo prossimo compleanno, riceva la grazia che ho nel cuore. Amen