Implorare il Signore nei momenti difficili
E’ davvero bella la riflessione di Papa Francesco, scaturita dall’episodio dove Gesù cammina sulle acque. Fa comprendere come è importante implorare il Signore nei momenti difficili con tutte le nostre forze.
“Trrovandosi sull’altra riva vede i discepoli in difficoltà in barca al centro del lago, in balia di una tempesta. Si avvicina camminando miracolosamente sulla superficie e Pietro, vedendolo, gli dice che se si tratta proprio di Lui può fargli fare la stessa cosa”.
Su invito del Maestro si avvia, ma spaventato dal vento inizia ad affondare. “ –Signore, salvami!-, grida, e Gesù lo afferra per la mano e gli dice: -Uomo di poca fede, perché hai dubitato?-.”
Questo brano, ci spiega il Pontefice, è un invito a credere e sperare, ad avere fiducia, ad “abbandonarci con fiducia a Dio in ogni momento della nostra vita, specialmente nel momento della prova e del turbamento. Quando sentiamo forte il dubbio e la paura ci sembra di affondare, nei momenti difficili della vita, dove tutto diventa buio, non dobbiamo vergognarci di gridare, come Pietro: -Signore, salvami!-”
Questa supplica possiamo ripeterla sempre, ogni volta che ne abbiamo bisogno, avendo la certezza di essere ascoltati perché “Gesù fa questo, Gesù è la mano del Padre che mai ci abbandona”.
Senza mai dimenticare che è risorto per noi, che “ha attraversato la morte per portarci in salvo”, dobbiamo avere fede e “in mezzo alla tempesta, tenere il cuore rivolto a Dio, al suo amore, alla sua tenerezza di Padre. […] Nei momenti bui, nei momenti di tristezza, Lui sa bene che la nostra fede è povera […] e che il nostro cammino può essere travagliato, bloccato da forze avverse.”
Ed è proprio in quei momenti, in cui anche la Chiesa spesso perseguitata può sentirsi abbandonata, “che risplende maggiormente la testimonianza della fede, la testimonianza dell’amore, la testimonianza della speranza.”
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