Il vero cristiano? Si lascia correggere
Chi è un vero cristiano si fa correggere, anche quando sembra una correzione ingiusta, in quel caso fa un atto di umiltà. A nessuno piace essere rimproverato ma come abbiamo detto, il cristiano nel suo cammino di fede accetta di essere quotidianamente corretto.
Papa Francesco prendendo spunto dalle parole di San Giovanni evangelista che dà del “bugiardo” a chi dice di amare Dio che non vede e non ama il fratello che vede, dice che il demonio non dimenticarlo è il Bugiardo per eccellenza, è l’ingannatore. A nessuno piace essere chiamato bugiardo: ma è l’umiltà della fede che fa camminare il cristiano sulla via non facile della conversione, nella consapevolezza che Dio stesso, nel suo amarci per primo, colma la grande distanza che c’è tra il suo e il nostro amore, che spesso non si vuole sporcare le mani.
Le nostre mancanze nell’amore, i nostri peccati, sono svelati subito dal nostro modo di parlare, ha detto il Papa. Magari preghiamo per la pace nel mondo ma seminiamo la guerra in famiglia, nel quartiere, sul posto di lavoro, parlando male degli altri e condannando. Quando il diavolo riesce a farci fare la guerra è contento, non ha più da lavorare perché siamo noi ci autodistruggiamo e poi distruggiamo chi ci circonda.
Le nostre parole rivelano chi siamo
Se rimaniamo nel Signore e scivoliamo su un peccato o un difetto, sarà lo Spirito a farci conoscere l’errore. L’amore vero è quello che spinge a parlare “bene” degli altri e se non possiamo parlare bene ci fa chiudere la bocca.
Di fronte alle nostre difficoltà e davanti ai problemi del mondo, ci deve sostenere sempre la speranza che il male, la sofferenza e la morte non prevarranno.
È la speranza che viene da “un bimbo appena nato”, dal Dio fatto uomo, che “ci invita alla gioia”, ma anche al coraggio di affrontare i problemi con realismo per costruire un mondo più giusto, più pacificato, più fraterno. Occorre unire gli sforzi per superare una cultura della divisione che allontana le persone le une dalle altre e apre la strada all’estremismo e alla violenza.
Lo vediamo sempre più nel linguaggio di odio diffusamente usato in internet e nei mezzi di comunicazione sociale. La fede ci aiuta a credere che vale sempre la pena impegnarsi per costruire anche là dove sembra che il male e il fallimento prevalgano.
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