Gli inganni del cuore impediscono di vedere Dio
Partendo dalla beatitudine di Gesù dove recita: “Beati i puri di cuore perché vedranno” Dio, Papa Francesco ci parla degli inganni del cuore che impediscono di vedere il Signore. Ma a cosa si riferisce quando parla di inganni? Quali sono questi inganni del cuore?
Per scoprirli bisogna rifarsi come ho detto alla beatitudine sopra citata.
Questa beatitudine è un po’ il frutto delle precedenti: se abbiamo ascoltato la sete del bene che abita in noi e siamo consapevoli di vivere di misericordia, inizia un cammino di liberazione che dura tutta la vita e conduce fino al Cielo” osserva, ed è questa forse la più difficile perché dipende da noi, dal nostro comportamento.
Cos’è la purezza di cui si parla? “Il puro di cuore vive alla presenza del Signore, conservando nel cuore quel che è degno della relazione con Lui” , non si nasce puri di cuore ma si diventa dopo un cammino di consapevolezza “imparando a rinnegare in sé il male”.
Il cuore, nella Bibbia “non consiste solo nei sentimenti, ma è il luogo più intimo dell’essere umano, lo spazio interiore dove una persona è se stessa”. E’ essenziale dunque, raccomanda Francesco “liberarci dagli inganni del cuore”, che poi i suoi [su_highlight background=”#eaff0d”]inganni[/su_highlight], sono i comportamenti che ci portano a peccare in quanto “i peccati cambiano la visione interiore, cambiano la valutazione delle cose, fanno vedere cose che non sono vere, o almeno che non sono così vere” . Dobbiamo imparare a riconoscere e cercare di cambiarla, attraverso la guida dello Spirito Santo, per costruire “una relazione personale con Dio, non meccanica, non un po’ nebulosa, no: personale”.[su_highlight background=”#feff36″]quella parte del cuore che è sotto l’influsso del male[/su_highlight].
Così come nel libro di Giobbe (42,5) egli dice al Signore “Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto” deve essere il nostro cammino verso la vera fede, “è il cammino della vita, nei nostri rapporti con Dio. Conosciamo Dio per sentito dire, ma con la nostra esperienza andiamo avanti, avanti, avanti e alla fine lo conosciamo direttamente, se siamo fedeli … E questa è la maturità dello Spirito” a cui dovremmo aspirare.
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