Conseguenze della fede in un solo Dio
Credere in un solo Dio, l’unico, ed amarlo con tutto il proprio essere comporta per tutta la nostra vita enormi conseguenze: Conoscere la grandezza e la sua maestà: «Ecco, Dio è così grande, che non lo comprendiamo» (Gb 36,26). Proprio per questo deve essere «servito per primo» Vivere in rendimento di grazie: se è un solo Dio unico, tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo viene da lui: «Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). «Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?» (Sal 116,12). Conoscere l’unità e la vera dignità di tutti gli uomini: tutti sono fatti a sua immagine e somiglianza. Usare rettamente le cose create: la fede nell’unico Dio ci conduce ad usare tutto ciò che non è lui nella misura in cui ci avvicina a lui, e a staccarcene nella misura in cui da lui ci allontana. «Mio Signore e mio Dio, togli da me quanto mi allontana da te. Mio Signore e mio Dio, dammi tutto ciò che mi conduce a te… toglimi a me e dammi tutto a te. Fidarsi di Lui in ogni circostanza, anche nelle avversità. Una preghiera di santa Teresa di Gesù esprime ciò mirabilmente:.«Niente ti turbi niente ti spaventi. Tutto passa ma il Signore non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha il Signore non manca di nulla. Lui solo basta».
In sintesi
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo…» (Dt 6,4; Mc 12,29). «L’Essere supremo deve necessariamente essere unico, cioè senza eguali. Se Dio non è unico, non è Dio».
La fede in Lui ci conduce a volgerci a lui solo come alla nostra prima origine e al nostro ultimo fine, e a non anteporre o sostituire nulla a lui.
Il Signore, mentre si rivela, rimane un mistero ineffabile: «Se lo comprendessi, non sarebbe Dio ».
Il Signore della nostra fede si è rivelato come Colui che è; si e fatto conoscere come «ricco di grazia e di misericordia» (Es 34,6). Il suo Essere stesso è verità e amore.
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