Novena all'Immacolata Concezione
Novena all’Immacolata Concezione: Da recitare in Chiesa o davanti ad un’immagine della Vergine Santa. In questi nove giorni di novena, sarebbe cosa tanto gradita alla Santa Vergine, una sincera confessione, in modo da avere un cuore puro.
La novena all’immacolata concezione inizia con l’inno a Maria; Questa bellissima preghiera, coma la stessa Vergine
rivelò ad un novizio di santa reputazione, è a Lei la più gradita. Si narra che sant’Antonio di Padova, assalito una volta dal demonio che con gran forza gli stringeva la gola per soffocarlo, fu lasciato libero recitando quest’inno e, recitandolo poi anche in punto di morte, venne liberato dalle tentazioni del nemico.
Inno all’immacolata concezione
O Donna gloriosa,
alta sopra le stelle,
tu nutri col tuo seno
il Dio che ti ha creato.
La gioia che Eva ci tolse
ci rendi nel tuo Figlio
e dischiudi il cammino
verso il regno dei cieli
Sei la via della pace,
sei la porta regale:
ti acclamino le genti
redente dal tuo Figlio.
A Dio Padre sia lode,
al Figlio e al Santo Spirito,
che ti hanno adornata
di una veste di grazia. Amen
PRIMO GIORNO
Riflessione
Maria, luce purissima, fu divisa dalle tenebre della colpa originale.
La prima opera di Dio, che comparve nella gran scena del mondo, fu la luce. La sua
prodigiosa bellezza non ha bisogno di encomi, perché le opere perfette manifestano a prima vista la
loro eccellenza. Sant’Ambrogio affermò che Dio, il grande Artefice, bilanciò le qualità di tutte le
creature, dando alle loro essenze la virtù e le proprietà con regolata misura, mentre alla sola luce
concesse di liberare senza fine i suoi tesori, affinché, come una ricchissima imperatrice coronata dei
propri raggi, fosse gaudio e giubilo dell’Universo, a tutti benefica ed a tutti amabile. Dio la guardò e
vide che era buona, e tanto basta per formare un luminoso panegirico sulla luce.
O luce, ombra della Divinità; o nobilissima idea della perfezione di Maria, in cui il Divino
Artefice volle ombreggiare l’eccellenza di quell’opera meravigliosa che doveva creare dopo tanti
secoli! Sin dall’eternità Dio osservò che quella Luce era buona perché doveva essere idonea Madre
del Verbo incarnato, che è l’ultimo termine a cui la Grazia Divina possa far giungere una semplice
creatura. Dio, creando la luce, la divise dalle tenebre che ingombravano il mondo e, allo stesso
modo, fece nella creazione di Maria, bellissima luce, dividendola dalle tenebre della colpa: Fiat lux,
– spiega il Ferrerio – fiat Maria qui conceptio Maria fuit luminosa.
Lascia ormai, o Eva infelice, la tenebrosa prigione del Limbo; sali quassù a contemplare
questa Luce Divina e asciuga le tue lacrime osservando la bella correzione del tuo peccato. Vedrai
che la notte che partoristi con il tuo peccato è stata cambiata in chiarissimo giorno e che, come le
tenebre della colpa causarono tanto dolore ai tuoi discendenti, così la luminosa innocenza di Maria
ha portato ai fedeli tanto giubilo: sicut tenebræ eius, ita et lumen eius.
Sia benedetto per mille volte quel felice momento che portò al mondo quella bella notizia: è
stata concepita in grazia e creata con gli splendori della più sublime santità la bella luce: Maria.
Se la luce, nel momento della sua nascita, sembrò immensa nella sfera della sua operazione, la
grazia della Vergine, nel primo istante della sua Concezione, si può dire che fosse senza misura,
dato che il Damasceno la definisce interminata ed immensa. Solo Maria, tra le figlie di Adamo, può
gloriarsi che la sua notte fosse libera dalle caligini delle colpa: mea nox oscurum non habet, e che
tutte le potenze della sua anima risplendessero con la luce della grazia santificante: omnia in luce
clarescunt. I raggi dell’innocenza verginale di Maria dovevano far corona al Sole di Giustizia e non
conveniva, dunque, che si unissero con gli orrori dell’iniquità. E come il Trono di Dio è luce
inaccessibile, così Maria, che fu Trono del Verbo Incarnato, non poteva mescolarsi con le tenebre
caliginose; né doveva, nemmeno per un istante, dimorare tra le ombre della colpa Colei che fu
sempre tra gli splendori della Divinità.
Colloquio con Maria
Dio ti benedica, o purissima Luce, Maria, sempre divisa dalle tenebre del peccato. Il Signore
ti benedica, o bellissima Aurora, che sin dal tuo primo respiro dileguasti le oscure caligini della
colpa. Tu sei la Donna misteriosa vestita di Sole, con la Luna sotto i piedi e coronata di Stelle, e la
tua immacolata innocenza non doveva mai tollerare eclisse. Tu eri destinata a correggere il peccato
dei primi genitori e, affinché nel tenebroso Egitto della colpa originale solo di te si potesse dire che
risplendi nelle tenebre e che le tenebre non hanno avuto la forza di avvolgerti, era conveniente che
Dio ti creasse, come la luce, adornata degli splendori della santità più sublime. O Maria, beatissima
Luce che indori con i tuoi splendori la Celeste Gerusalemme, ferisci con un raggio della tua
innocenza il cuore dei tuoi fedelissimi servi.
Vergine Sacratissima, tu non sei venuta al mondo colpevole, schiava e carica di catene come
noi, ma, come figlia del principe sovrano, ti mostri coronata di grazia e vestita di purità sin dai
primi albori. Se la mia concezione non è stata immacolata, fa’ almeno che la mia vita, in qualche
modo, sia pura come la tua e, se come figlio di Adamo ho contratto il peccato originale, impetrami
almeno, come tuo servo, di non cadere nel peccato attuale dell’impurità. Io desidero ardentemente
di possedere questa grazia, ma tu sai a quanti pericoli sono esposto e quanto sono fragile di natura.
Vivo in mezzo al fuoco delle tentazioni e all’interna ribellione del senso, mentre gli oggetti esteriori
del mondo mi insidiano ovunque. Accoglimi, dunque, o Madre della Purità, sotto il manto della tua
amabile protezione e io spero di riportare vittoria a vergogna dei miei nemici interni ed esterni. O
Maria, quando eri su questa terra, il solo guardarti ispirava casti pensieri e sono sicuro che, se
potessi vederti una volta sola, il mio fragilissimo cuore otterrebbe una fruttuosa mutazione.
Malgrado ciò, se io non posso fissarti da questa bassa terra, tu puoi ben osservarmi dall’alto del
Cielo. Uno solo dei tuoi potentissimi sguardi può sgombrare dalla mia mente ogni fantasma impuro
e far tacere la ribellione del senso.
Dovunque tu volgi lo sguardo, nascono i gigli della purità, e tra questi si pasce il bel Fiore
Nazareno, tuo dilettissimo Figlio. Mirami dunque, o bella Luce, Maria, e fissandomi infondi nel
mio cuore un po’ della tua purità, affinché, riconosciuto per tuo servo, con la divisa di questa bella
virtù, goda qui in terra la luce del tuo amore, per poter poi godere Dio e te al lume della gloria.
5 Pater, 5 Ave e il Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SECONDO GIORNO
Riflessione
Maria, Primogenita di Dio, la più bella nell’ordine della natura, fu preservata dal peccato
originale.
Maria è la Primogenita dell’Altissimo. Il momento privilegiatissimo della sua Concezione fu
da lontano salutato dagli antichi Profeti e da vicino adorato dai Santi Padri, corteggiato con
riverenza dai sacri Concili e fiancheggiato con tutto lo spirito dai teologi e dal popolo di Dio.
Se consideriamo Maria Primogenita di Dio nell’ordine della natura, Ella fu la più bella, la
più nobile, la più perfetta creatura che uscì dalle sue mani, tanto che Dionigi l’Areopagita, santo per
la dottrina e più dotto per la santità, quando fu portato dall’Evangelista san Giovanni alla presenza
di Maria, nel rimirare quella divina Primogenita restò così sorpreso da quella maestosa bellezza,
dallo splendore dei raggi che sfolgoravano dal suo corpo, dalla fragranza dei profumi che esalavano
dalle sue beatissime carni che, scrivendo a san Paolo, suo maestro, affermò che, se la fede cattolica
non gli avesse insegnato che ci può essere un solo Dio, nel vedere Maria Vergine così bella sarebbe
stato costretto a crederla un altro Dio.
Ma se nell’apparenza esterna quest’Arca viva di Dio fu così ricca e preziosa, quale lingua
potrà mai illustrare le ricchezze interiori di quell’anima tutta ripiena d’oro e tutta luce sin dal primo
istante? La gloria maggiore delle bellezze di questa Primogenita sta racchiusa al di dentro e, cioè,
nell’essere stata concepita in grazia, esente da quella macchia che rende tenebrosa e deforme tutta
l’umanità.
Comprendo, dunque, come sant’Agostino, contemplando sì nobili prerogative, giunge ad
affermare: Nobile Fanciulla, tu sei così bella che se io ti chiamo forma della Divinità ne sei ben
degna. Le altre creature sono macchie difettose della bellezza increata, al punto che, scoprendola, la
ricoprono e, manifestandola, la nascondono; sono cifre che l’accennano, non caratteri che la
spiegano; sono carboni che l’abbozzano e non colori che la dipingono; solo Maria è un bel ritratto
della Divina Sostanza e, come Primogenita di Dio, è la più bella nell’ordine della natura, preservata
dalla colpa originale.
Colloquio con Maria
O Vergine Immacolata, tu sei così bella che se tutti gli Angeli con le loro bellezze potessero
formare un corpo, non potrebbero giungere alla centesima parte delle tue ammirabili bellezze, tanto
che san Gregorio, vescovo di Nicomedia, non seppe esprimere meglio questo compendio ineffabile
se non chiamandoti “bellissima bellezza delle bellezze”: pulcherrima pulchritudo pulchritudinum.
Se tale è dunque la tua bellezza, o Maria, come non comprendere che sei più bella della bellezza
medesima, non potendo una bellezza aggiungere bellezza ad un’altra, se sopra la bellezza
accresciuta, la bellezza accrescitrice non ha alcun vantaggio di bellezza?
Io non mi stupisco quindi se, come osservò sant’Anselmo, l’Arcangelo Gabriele, dopo aver
ammirato la tua sovrumana bellezza, se ne partì pieno di meraviglia. Lo Spirito Santo, inoltre, non potrebbe chiamarti «Tutta Bella»
Tutta bella sei o amica mia, se non perché, anche nel primo istante della tua Concezione, fece
scintillare in te, che dovevi essere il Tabernacolo del Sole Eterno, gli splendori dell’innocenza
originale, tanto da superare gli Angeli e gli Arcangeli nell’eccellenza della santità, come disse san
Bonaventura.
Queste lodi però, o bellissima Vergine, mi accendono di desiderio e accrescono in me la
pena di non poter vedere ciò che tanto sento lodare. Mostrami il tuo volto, perché troppo si prolunga il mio pellegrinaggio su questa terra, dove gli occhi non incontrano che bruttezze di vizi e laidezze di senso e dove, se v’è qualcosa di bello, esso nasconde veri pericoli sotto falsa apparenza. Quando verrà quel fortunato momento in cui, deposto questo corpo, ti vedrò a faccia a faccia, o bellissima Primogenita? Se per vederti è necessario morire, voglio volentieri morire.
Quale morte più bella di questa, per vivere sempre con te? Ma siccome la Provvidenza
vuole che io viva, sopporterò pazientemente la vita, mentre desidero la morte. Intanto, con la
memoria supplirò alla tua presenza e con la fede del cuore al guardarti con gli occhi. E, per rendere
questi degni di contemplarti nella luce della gloria in Cielo, provvederò di custodirli con tutta la
diligenza qui in terra da tutto ciò che possa offendere i tuoi purissimi occhi e quelli di Dio che,
come sua Primogenita, ti ha formata bella e senza macchia, sin dal primo istante della tua
Concezione.
5 Pater, 5 Ave e il Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
TERZO GIORNO
Riflessione
Maria, Primogenita nell’ordine della Grazia, fu preservata dal peccato originale.
Se Maria, Primogenita dell’Altissimo nell’ordine della natura, è la più bella fra tutte le
creature, essa è anche la più privilegiata nell’ordine della grazia. In paragone di Maria, tutti gli altri
Santi, come stelle dinanzi al Sole, quasi scompaiono, sebbene esistano. Gli altri Santi non nacquero
primogeniti nella mente divina perché, a causa della colpa originale, furono concepiti come suoi
nemici e, quando Dio li previde in eterno, li contemplò prima peccatori e poi giusti. La Vergine,
al contrario, non fu mai vista peccatrice e, sin dal primo istante della sua Concezione, fu più amata
da Dio di tutti gli altri Santi, perché era amata come Madre futura del Verbo.
Il divin Paraclito riempì in quel momento l’anima di Maria con tutta la pienezza del suo bel
fuoco. Dio amò la Vergine con abbondanza sin dal primo istante e la volle privilegiare con
singolarità d’affetto, e non si può concepire una singolarità più rara di quella di farla la sua Prima
Predestinata e la sua Primogenita nell’ordine della grazia. A ragione, Maria è chiamata da san
Bernardo “Primogenita del Redentore”, perché, dice il Damasceno, ogni giustizia richiedeva che
fosse ideata per Primogenita quella Madre che doveva partorire il Primogenito di tutte le cose.
Come si può dunque affermare che Maria non occupa tutto l’amor di Dio, se alla Madre dello stesso
Dio non si può dare di meno che il privilegio di un amore singolare? Si negherà dunque alla prima
Ministra dello Stato Divino, alla prima amata fra tutte le creature, la grazia più bella, dandole
solamente una grazia mediocre, con un arredo povero e ristretto? Se così fosse, sarebbe come
vedere la Regina dell’Universo in abito dimesso, la Tesoriera del Paradiso in angustie di povertà e il
primo impegno dell’Onnipotenza caduto in bassezza. Eh sì, in Maria, Primogenita del gran Popolo
degli Eletti, occorre una grazia corrispondente all’amore, una grazia da trono, una grazia regale, una
grazia maestosa e, se l’amore di Dio verso di Lei fu singolare, anche la grazia deve esser singolare.
Maria fu dunque coronata, come Primogenita e come Figlia del Re dei re, con una grazia di grado
sublime, di perfettissima levatura, vale a dire con la grazia dell’Innocenza originale.
Colloquio con Maria
Eccoci qui, o Vergine Immacolata, tutti assorbiti nello stupore delle tue eccelse magnificenze. Il considerarti Primogenita nell’ordine della grazia ci fa provare l’altezza del tuo grado e la tenerezza del tuo Cuore. La grazia divina discese a stille nell’anima degli altri Santi, ma sopra di te fu così esorbitante che traboccò tutta insieme senza misura. E, come nota Guglielmo Parisiense, se la grazia di tutti i Beati e di tutti gli Eletti, compresi anche i nove cori degli Angeli, che sono di numero quasi infinito, si ponesse su una bilancia, ed in un’altra si collocasse la tua
grazia, questa sola senza dubbio sarebbe più pesante e di maggior eccellenza.
Tu fosti amata da Dio fin dal primo istante con un amore singolare come sua Madre futura. Era dunque ragionevole che fossi privilegiata con la grazia originale e con l’esenzione dalla colpa. Dedico dunque tutte le
acclamazioni e tutto il giubilo del mio cuore a questo tuo primo momento, in cui fosti dichiarata
insieme “Primogenita della Grazia” e “Madre della Misericordia”. Sia mille e mille volte benedetta
la mano di quel Signore che ti fece nello stesso tempo così bella e così pietosa, e che unì in te un
cuor di Madre così tenero con una maestà veneranda di Regina, coronata della grazia più nobile mai
uscita dalle mani dell’Onnipotente. Goditi pure questi titoli degnissimi, che ne sei ben degna, e io,
rapito dal tuo amabilissimo spirito, mi rallegro della tua grandezza di Figlia Primogenita della
Grazia, come se questa fosse anche mia. Ma poiché sei anche Madre della Misericordia, pongo in te
ogni mia più viva speranza, e quando sono afflitto dalla memoria dei miei peccati, dal dubbio della
mia salvezza, dalla paura della morte e il rigore del futuro giudizio, mi appoggio con sicurezza a te,
Madre della Divina Misericordia. Questa dunque invoco, di questa ti prego, in questa spero e
confido: Non posso che fidarmi di te, o Vergine – dirò con sant’Efrem il Siro –; proteggimi sotto le
ali della tua misericordia. Ah, Vergine pietosissima, non defraudare la speranza del tuo servo, che
confida unicamente in te. Se mi riguardi con occhio favorevole, sono salvo, mentre se mi
abbandoni, mi credo perduto. Esaudisci le mie preghiere e accoglimi nel seno della tua pietà,
affinché liberato, grazie a te, da tutte le miserie presenti e future, temporali ed eterne, possa venir
finalmente ad esaltare in Cielo la tua gran misericordia, e venerarti per tutti i secoli come Figlia
Primogenita di quella grazia che ti fu legittimamente donata nel primo istante della tua Purissima
Concezione.
5 Pater, 5 Ave e il Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
QUARTO GIORNO
Riflessione
Maria, Primogenita nell’ordine della Gloria, fu preservata dal peccato originale.
L’Altissimo, subito dopo aver creato gli Angeli, mostrò, nel secondo istante della loro
nascita, l’Umanità futura di Cristo, affinché, adorandola, potessero ottenere di essere confermati in grazia. Mostrando loro l’Umanità di Cristo, mostrò pure Maria da cui il Verbo avrebbe generato l’Umanità santissima del Figlio Diletto.
In quel momento ci fu nel Cielo una grande ribellione che portò il disordine nel bel regno del Paradiso. Lucifero, per farsi capo di quel popolo ribelle, rifiutò di piegare il capo. Alcuni Angeli, disdegnarono di adorare Cristo futuro ec accettarlo come loro Sovrano, ritenendolo minore alla loro natura, e per tale ribellione caddero nell’inferno che fu creato nello stesso momento della loro ribellione. Dio poi, confermò in grazia gli Angeli buoni che accettarono la Santissima Umanità di Gesù ed anche a Maria Santissima donò la grazia nel primo istante
della sua Concezione, preservandola dalla colpa con speciale prerogativa, per non esporre la
sua Primogenita all’affronto di non essere accettata dagli Angeli quale loro Regina.
La Vergine fu predestinata con Cristo e, se Cristo meritò la grazia degli Angeli, anch’Ella,
come è stato detto da molti, la meritò.
La Santissima Vergine dunque è al di sopra degli Angeli, subordinata solo a Cristo. Si lodi, dunque, con tutto lo spirito, la nostra Primogenita nell’ordine della Gloria come Regina degli Angeli, Tutta bella e senza macchia,
sin dal primo istante della sua Concezione.
Colloquio con Maria
Vergine Immacolata, non so per qual motivo gli Angeli del Cielo, quando ti hanno vista
entrare gloriosa in Paradiso, hanno esclamato, sopraffatti dallo stupore e come meravigliati: «Chi è Costei?». Se io avessi avuto la fortuna di udire questa domanda, spinto dallo zelo della tua gloria, avrei osato rispondere: «Questa, o Angeli Santi, che voi vedete così bella, maestosa, santa e ricca di grazia sin dal primo istante, questa, se non lo sapete, è la vostra eccelsa Regina, è la nostra dolcissima Madre, la nostra cortesissima Benefattrice. Ella è, dopo Dio, l’unica e la più grande speranza della nostra salvezza.
O Immacolata Signora, presento i miei ossequi al Trono della tua pietà e mi inchino davanti a te con le ginocchia del cuore, salutandoti come Regina degli Angeli: Salve Regina, salve.
A te indirizzo le mie grida, a te invio i miei sospiri da questa valle infelice di
lacrime: Salve Regina, salve.
Volgi dunque a me, amorosissima Madre, gli occhi tuoi pietosi e, dopo un così duro esilio,
rendimi meritevole di vedere e godere Gesù, il Frutto benedetto del tuo seno verginale: Salve Regina,
salve.
O Maria, tutta clemente, o Maria, tutta pietosa, o dolcissima Vergine Maria, fammi degno di
benedirti con la mia lingua in compagnia degli Angeli, tuoi servi, e di amarti con il cuore dei
Serafini, tuoi sudditi. Armami di coraggio per combattere e dammi forza per vincere i miei nemici in
questo duro conflitto: Salve Regina, salve.
Accoglimi sotto il manto del tuo amabilissimo patrocinio affinché, dopo questa vita mortale, possa unire la mia lode a quella degli Angeli. Amen
5 Pater, 5 Ave e il Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
QUINTO GIORNO
Riflessione
Impegno della Santissima Trinità di preservar Maria dal peccato originale.
La Santissima Trinità, privilegiò Maria preservandola dal peccato originale. Mai un solo peccato sfiorò la santa Vergine, perché Lei è la prescelta, fu quasi divinizzata, potremmo dire. Arricchita quindi di privilegi, dal primo istante della sua creazione. La Madonna è stata creata secondo i desideri di Dio, è un frutto sublime con tutti gli Attributi, un prodigio dell’infinita Sapienza in cui non è mai entrato il disordine del primo peccato.
In Lei sono depositati tutti i tesori più riguardevoli della Divina Grazia, tutte le prerogative che, nella
prima e condizionata volontà, fu destinata agli Angeli e agli uomini, se si fossero conservati
nello stato d’innocenza. Solo l’anima di Maria, è rimasta esclusa dalla Legge ordinaria dei discendenti di Adamo, e il serpente infernale non ha mai osato avvicinarsi per infettarla con il suo veleno, perché Ella è la Piena di Grazia, la Tesoriera dei beni celesti.
Colloquio con Maria
O Cuore purissimo di Maria Bambina, chi ebbe mai la fortuna di vedere i tuoi sensi in quel
felice momento?
Adoro e lodo la Santissima Trinità per averti resa in un solo istante; creatura, Immacolata,
Santa e Beata.
Adamo di san Vittore ti chiamò “nobile Casa della Santissima Trinità”. Le Tre Divine
Persone, infatti, ti elessero per loro glorioso Tabernacolo, dove mostrarono il loro Amore e la loro magnificenza. Oh, sia benedetto Dio Padre, che, come sua Figlia Primogenita, ti fece erede della sua somma potenza. Benedetto Dio Figlio, che versò nel tuo seno, sua dilettissima Genitrice, le ricchezze inesauribili della sua Eterna Sapienza. Benedetto sia lo Spirito Santo, che come sua carissima Sposa, come dote dell’amor suo, ti donò la pienezza della sua
Infinita Bontà. Tu, dunque, o purissima Vergine, fortifica con la tua potenza la mia debolezza,
rischiara con la tua sapienza le tenebre della mia ignoranza, riscalda col fuoco del tuo amore la mia
freddezza. Impetrami dal Padre una fede viva, che non mi faccia mai perdere di vista le cose
eterne; dal Figlio, una speranza ferma, affinché sempre aspiri con ogni sforzo a quella Gloria che
Egli mi ottenne con il suo Sangue; dallo Spirito Santo, una carità così infiammata che mi faccia
sempre ardere dell’amore del Sommo Bene. O Madre della Divina Grazia, concedimi
fra le altre grazie anche questa: che io possa amare follemente il privilegio della tua Concezione
Immacolata non solamente qui in terra fino all’ultimo respiro della mia vita, ma anche per tutta
l’Eternità davanti al Trono della Santissima Trinità. Amen
5 Pater, 5 Ave e il Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SESTO GIORNO
Riflessione
Impegno dell’Eterno Padre di preservare Maria dal peccato originale.
Un giorno, santa Geltrude, rapita in estasi, vide che, dall’immenso ed inesauribile mare della
Santissima Trinità, scaturivano tre ruscelli che, unendosi in uno solo, con dolce impeto scorrevano
nel Cuore di Maria e da Lei ritornavano alla sorgente da cui erano usciti. Capì che ciò significava
che le Tre Divine Persone avevano creato la Vergine potentissima, sapientissima e amabilissima, e
che la Vergine, per questo, ringraziava e lodava la Trinità Sacrosanta. Dio Padre fece nell’anima di Maria cose tanto grandi che la mente umana non le può capire e che solo Dio, che la creò, può spiegare.
Colloquio con Maria
Mi congratulo con te, o Immacolata Signora, che fin dal primo respiro della tua vita sei stata così grande,
perché l’Eterno Padre in quel momento volle mostrare in te il suo infinito potere. Oh, quanto sei
bella, o Maria! Sei tanto bella quanto poteva farti l’Onnipotenza del Padre. Oh, quanto sei candida e
pura! Sei tanto pura quanto poteva purificarti la luce incerata di quel bellissimo Sole che mai
tramonta. Un peccatore, quale son io, tutto imbrattato dal fango delle sue colpe ti prega di ottenergli
tante lacrime che servano a cancellargli tutte le macchie della sua vita passata. È vero che non sono
degno di essere esaudito nelle mie suppliche, né pretendo di comparire alla tua presenza, io che mi
sono insudiciato con tante impudicizie. La bruttezza dei miei pensieri, la leggerezza delle mie parole,
l’immodestia dei miei sguardi, mi confondono, ma lo splendore della tua purezza mi dà coraggio di
ricorrere a te che sei il decoro della pudicizia. Santifica con il tuo verginale candore la mia lingua, i
miei pensieri e le mie intenzioni; custodisci la libertà dei miei sensi e, in virtù della tua Immacolata
Concezione, aiutami ad essere mite e casto. Amen
5 Pater, 5 Ave e il Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SETTIMO GIORNO
Riflessione
Il Verbo Eterno impegnato nel preservar Maria dal peccato originale.
Maria possiede il bel privilegio, dice san Bernardino, di poter operare su Dio più di quello
che non possa fare Dio di se stesso! Il Padre Eterno, generando il Figlio, gli comunica la sua natura con la quale non può esser simile all’Uomo; la Vergine, vestendo il Figlio di Dio di carne umana, lo rende simile all’uomo.
L’anima dell’Immacolata Bambina Maria si può ben vantare d’inneggiare al suo Signore, dicendo: «Magnificat» Il Figlio più nobile che sia mai nato sarà grande perché sarà Figlio dell’Altissimo e Figlio di Maria: sarà grande. Qual gloria più magnifica di quella di Maria? Un Dio si piega a prendere una parte di Lei e la fa sua! La Vergine diede al suo Unigenito l’investitura della carne, ma di una carne non soggetta a concupiscenza e coronata di sacra Purezza;
non uno straccio ereditato da Adamo, abominevole per la colpa, ma un tessuto con filo d’oro di purissimo Sangue.
Colloquio con Maria
O Immacolata Signora, Tu facesti grande Dio, dandogli parte della tua purissima carne, e Dio fece grande te, eleggendoti per sua carissima Madre. Questo è un onore così distinto e una dignità così sublime che non la
comprendono nemmeno gli spiriti più illuminati del Cielo. Quando il mio cieco intelletto, con
timore filiale, considera la tua Maternità, quando nei miei bisogni e nel fervore della mia devozione
ti chiamo col nome di “Madre di Dio”, e quando, nelle tue sante immagini, ti contemplo col
Bambin Gesù tra le braccia, sento che il mio spirito esulta e giubila, mentre dentro di me
esclamo: O gran Madre, o felice Madre, o Madre degnissima di ogni lode! Tu sei la Madre purissima, Santissima e perfetta, Tu hai iniziato a vivere con Dio sin dal primo istante della tua Concezione.
Santissima Madre di Dio, mi rallegro nel vederti elevata ad una dignità così sublime e coronata di un diadema così luminoso di cui Dio solo sa il valore. Se tu sei Madre di Dio, lo sei anche degli uomini. Hai due verginali mammelle, piene di purissimo latte: una di grazia e l’altra di misericordia. Porgi pure la prima alle anime giuste che ben
la meritano, ma riserva l’altra ai peccatori, che ne hanno, come me, un estremo bisogno.
Questo solo mi dà coraggio di ricorrere a te e mi fa sperare che esaudirai le mie preghiere. Se tu
fossi una Madre di giustizia, ti temerei, ma che ho io da temere? Non devo forse tutto sperare da una
Madre di misericordia che per nove mesi ha portato la Divina Misericordia nel suo purissimo seno? In Te pongo tutte le mie speranze. Amen
1 Pater, 1 Ave e 1 Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
OTTAVO GIORNO
Riflessione
Impegno dello Spirito Santo di preservar Maria dal peccato originale.
Maria è la Sposa dello Spirito Santo, il Quale, nel primo istante del sacrosanto Connubio stipulato nei giorni eterni, la volle adornare col ricco e prezioso monile dell’innocenza originale. Questo ingegnosissimo Artefice, come dice san Bonaventura, prese l’impegno, nella creazione di Maria, di formare un’opera veramente divina.
Fece del Cuore della Vergine un vaso di purissimo alabastro, una Pisside ingemmata dove collocò gli unguenti delle sue profumatissime grazie. Per adornare questa sua Sposa, prese dalle ricchezze del Paradiso le gioie più singolari delle virtù e diede a Maria, nel primo istante della sua Concezione, la virtù intellettiva insieme all’uso perfettissimo della ragione. Come Maestra futura della Chiesa Cattolica, fu riempita di ogni sapere e abbellita di ogni dottrina. Le fece dono della grazia di una vivissima fede, di una fermissima speranza, di una ardentissima carità, di un’impareggiabile fortezza, di una profonda umiltà, di un’ammirabile modestia e di un ferventissimo zelo per la
salvezza delle anime.
Il divin Paraclito, dopo averla pre-eletta come sua Sposa, la rapì tutta a se stesso, affinché, come dice san Pier Damiani, non fosse occupata da altri e fosse, nello stesso tempo, amante e sempre amata da Dio Dopo averla
così riccamente abbellita, le diede uno sguardo amoroso e, rapito da quella sovrumana bellezza, per dare qualche sfogo al suo infuocatissimo amore, le disse: «Oh, quanto sei bella dilettissima Sposa, quanto sei bella, o carissima Amica»
Colloquio con Maria
O Vergine Immacolata, Sposa dello Spirito Santo tu che presso il Divin Paraclito godi della dignità sublime e dell’amore di Sposa; tu che
l’accogliesti nel tuo seno con il Settenario dei suoi eccellentissimi doni; tu che sei la sua carissima
Amica, la sua Immacolata, la sua unica Colomba e che, infiammata del suo bel fuoco, vivesti
sempre in un incendio beato di carità, supplicalo affinché, con una delle sue sante fiamme, distrugga
il ghiaccio del nostro cuore, lo purghi dalle terrene affezioni e l’accenda tutto del suo amore. Ottienimi quindi la grazia di sentirmi bruciare di questo soavissimo fuoco, senza mai permettere che lo estinguano né l’aria lusinghiera del senso, né i venti furiosi delle diaboliche tentazioni, né l’acqua delle umane miserie. Se tu mi esaudisci, o purissima Vergine, questo sarà il più importante e il più nobile dei miei interessi spirituali. Deh, fallo per pietà, o bellissima Sposa dello Spirito Santo Consolatore, affinché per mezzo tuo possa cominciare in questa vita ciò che spero di
continuare eternamente nell’altra, e cioè amare e godere Dio per tutti i secoli.. Amen
1 Pater, 1 Ave e 1 Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
NONO GIORNO
Riflessione
Maria Santissima schiaccia il capo al serpente infernale, vittoriosa del peccato originale.
Si sa che Eva, la madre degli infelici viventi, nell’ameno Giardino piantato dalle mani di
Dio, non riuscì a sostenere gli assalti insidiosi del serpente infernale e ne provò lo sguardo
incantatore, la lingua accattivante e il fiato velenoso. Quegli la piegò col suono di una parola, e il
veleno fu così mortifero che ne infettò anche l’infelice consorte al solo avvicinarsi. Il contagio si diramò agl’infelici posteri, contaminando tutti i secoli. In quel momento, il velenoso Serpente si gonfiò e rallegrò profondamente per la vittoria riportata.
Ma nel grembo di Anna, Dio fa generare la nostra invincibile Guerriera discese nella battaglia dell’esistenza, tutta piena di purezza e di luce. L’Onnipotente Padre si compiace nella più bella delle sue creature. Il Verbo Eterno si dichiara suo compagno. Lo Spirito Santo la provvede di scudo. Alla sola vista di tanta gloria l’inferno trema sbigottito e l’esercito di Satana, distrutto dai primi lampi della Regina celeste, si lancia in una vergognosa fuga. La triste sorte di satana è ormai segnata per sempre: è schiacciato sotto il mistico piede della Vergine.
Colloquio con Maria
Vergine Immacolata, ora sì, con tutta l’energia dello spirito, voglio chiamarti “Gloria della
sovrana Gerusalemme”, “Allegrezza del Mondo Cattolico” e “Onore eterno del nostro popolo”. Tu ottenesti un glorioso trionfo sull’antico serpente e sul peccato, già nel primo respiro della vita. Ringrazio il Dio Altissimo di
quest’insigne vittoria. prodigiosa Guerriera, vestita dal Dio degli Eserciti, fin dal primo istante, con la forte armatura dell’originale Innocenza, abbi compassione di un miserabile schiavo del peccato, che vive nella prigione di un mondo così pieno di vizi, dove occorre un miracolo della grazia per non cadere e per conservarsi innocente. Su dunque, o purissima Vergine, così come Dio a te porse la destra della sua Onnipotenza, affinché non fossi macchiata dalla colpa originale, così tu porgi a me la mano del tuo amorosissimo patrocinio, affinché risorga perfettamente e non cada più nelle colpe attuali. Non accada più, o Maria, che quell’infernale dragone, a cui tu schiacciasti il capo e che tieni umiliato e vinto sotto i tuoi piedi, prevalga contro di me.
Eva mi generò nella colpa, tu fammi sempre vivere nella grazia, ed io, inneggiando alla tua bella vittoria, dirò, con tutto lo spirito della mia devozione: Viva Maria Immacolata, Luce purissima, divisa nel primo istante dalle tenebre della colpa originale. Viva Maria Immacolata, Primogenita dell’Altissimo, la più bella nell’ordine della natura. Viva Maria Immacolata, la più santa nell’ordine della Grazia. Viva Maria Immacolata, preservata nel primo istante dall’Eterno Padre come sua Figlia. Viva Maria Immacolata, vestita con la stola dell’innocenza originale dal
divin Figlio come sua Madre. Viva Maria Immacolata, preservata e adorna di tutte le grazie dallo
Spirito Santo, come sua Sposa. Oh Maria Immacolata fammi degno, dopo la mia morte, di poter
continuare ad elogiarti con gli Angeli del Paradiso, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
1 Pater, 1 Ave e 1 Gloria al Padre….
Antifona
Tutta bella sei, o Maria,
e non v’è in Te ombra di peccato.
Tu gloria di Gerusalemme,
Tu letizia di Israele,
Tu onore del nostro popolo,
Tu Avvocata dei peccatori.
O Maria, Vergine Prudentissima,
Madre clementissima
Prega per noi, intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo
Nella tua Concezione fosti preservata da
ogni macchia
Prega per noi il Padre, il cui Figlio fu
sospeso alla Croce.
Preghiamo:
O Dio, che nell’immacolata Concezione della
Vergine hai preparato una degna dimora per il
tuo Figlio, e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi a noi, per sua intercessione, di venire
incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen
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