La ricchezza spesse volte diventa condanna per l'anima
La ricchezza fa paura! La ricchezza può portarci all’egoismo, può portarci all’avidità, dimenticando chi ha bisogno del nostro amore e del nostro aiuto.
Prendiamo come esempio Lazzaro che dopo aver vissuto una vita dura, fatta di dolori e sofferenze, riceve la gloria eterna. Ma non si ferma a questo; Gesù mette a confronto Lazzaro con un ricco che non faceva altro che divertirsi ai banchetti indossando costosi vestiti.
Entrambi giunsero alla morte; Lazzaro ricevette la corona della gloria dei giusti mentre il ricco ricevette la condanna per i suoi errori, per il suo egoismo e per il suo amore al potere e al denaro. Voleva tornare indietro ma non poteva, perchè ormai bruciava nell’inferno e chi ci entra non può più uscire. Lazzaro invece, uomo giusto soffriva per amore, donava a Dio la sua povera persona, ringraziandolo del dono della vita.
Gesù in questa parte del Vangelo è chiarissimo: Se ti fai dono, riceverai la gloria eterna ma se ami prendere senza dare, se tu ricco fai del tuo denaro il tuo dio, senza renderlo dono anche per chi non ne ha, riceverai la condanna eterna. Chi si fa schiavo del denaro e del potere, perderà la propria libertà eterna.
Oggi la maggior parte degli avari, sono proprio i ricchi, coloro che posseggono proprietà, posseggono denaro a quantità elevata. Quanti avari, quanti con le braccia corte e le mani mozze! Chi fa la carità di solito è chi non ne ha abbastanza nemmeno per se stesso.
Non solo il denaro
Il ricco però non ha meritato l’inferno solo perchè era ricco ed ha fatto della ricchezza un dio. Ma anche perchè era egoista, era pieno di se stesso, annullando il suo prossimo, infatti sperperava tutto per sè, dando lauti banchetti. Carità quindi vuol dire anche pensare al prossimo e se non ho la forza materiale per poterli aiutare, lo faccio pregando per essi, sostenendoli appunto con le mie preghiere. Spesso infatti siamo egoisti anche quando preghiamo, poichè chiediamo o solo per noi stessi o per chi ci sta a cuore. Dobbiamo invece pregare anche e soprattutto per chi nemmeno sappiamo il nome ed il volto. Facciamoci dunque dono per gli altri e come Lazzaro un giorno godremo la gloria eterna. Amen
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