La confessione è solo un’invenzione dei preti niente di più
Parliamo spesso dell’importanza della confessione dicendo: Bisogna confessarsi almeno una volta al mese. Lo dice anche la Gospa (La Madonna Regina della Pace) che bisogna confessarsi e liberarsi dai peccati. Molti però dei cristiani pensano che la confessione sia solo un’invenzione dei preti.
La confessione non serve a nulla
Riprendendo il discorso che la confessione sia solo un’invenzione dei preti, rispondo subito dicendo: chi afferma che la confessione è un’invenzione dei preti, bisogna a questo punto dire anche il nome del prete che l’ha inventata….Voi lo conoscete? Ovviamente non uscirà mai un nome perhè nessun prete ha invetato questo sacramento.
Inoltre per quale motivo inventarla? Quale bene materiale potrebbe ricavarne il Ministro di Dio?
San Giovanni Bosco, era richiesto da molti ad ascoltarne la Confessione, in certe occasioni sveniva affranto dalla fatica, per aver confessato dieci, dodici e anche diciotto ore in un giorno…ALTRO CHE INVENZIONE DEI PRETI!
Dicono i cattivi, o meglio gl’ignoranti in fatto di Religione, che per il Sacerdote ascoltare le Confessioni è come l’esercizio di una qualunque professione. Falsissimo! Si va infatti dall’avvocato per un consiglio o si ricorre al medico per una visita, anche brevissima, e si deve pagare. Che se poi si reca molto fastidio, chiamando ad esempio il medico di notte, allora si raddoppia la paga. Insomma i professionisti si fanno pagare profumatamente e per l’arte e per il tempo e per il fastidio. Il Sacerdote invece, che sta lunghe ore a confessare, che corre di giorno e di notte al letto degli infermi e che mette in pericolo anche la sua vita, per tutto questo ministero non domanda mai una 1 solo euro di ricompensa.
E dopo tutto ciò, si può dire che la Confessione sia stata inventata dai Preti? Stando così le cose, il Prete che avesse inventato la Confessione, sarebbe stato un pazzo!
CHI HA ISTITUITO LA CONFESSIONE?
Il perdonare i peccati è un’opera puramente divina.
Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, per redimere l’umanità, dimostrò la sua divina missione oltre che operando i miracoli, anche perdonando i peccati.
Egli un giorno, nella città di Cafàrnao, vide presentarsi un paralitico. Davanti alla fede di quelli che lo pregavano, disse al paralitico: « ti sono perdonati i peccati! ».
Alcuni dei presenti, udite queste parole, dicevano in cuor loro: Chi è che può perdonare i peccati se non Dio? E Gesù, avendo visto i loro pensieri, disse: «Che pensate nei vostri cuori? Che cosa è più facile dire Ti sono perdonati i peccati oppure dire Alzati e cammina? Affinchè sappiate che io ho il potere in terra di perdonare i peccati, dico al paralitico: Alzati e vattene a casa! E quello fu risanato ».
Gesù Cristo, dopo che risuscitò da morte, disse ai suoi discepoli: « Come il Padre ha mandato me, così io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo. A coloro ai quali voi avrete perdonato i peccati, saranno perdonati; e a coloro ai quali non li avrete perdonati, non saranno perdonati ».
In forza di queste parole, pronunciate dal Dio Incarnato, ebbero gli Apostoli il potere di perdonare i peccati; essi dopo comunicarono tale potere ai loro successori col compito di trasmetterlo sino alla fine del mondo dovendo la Chiesa di Gesù Cristo continuare sino alla consumazione dei secoli. Questa divina facoltà l’hanno oggi: il Sommo Pontefice, successore di S. Pietro nella sede di Roma, i Vescovi ed i Sacerdoti.
Dunque, l’inventore della Confessione o del perdono dei peccati, non è stato un Prete, ma Gesù Cristo.
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