
L’umanità è fatta per accogliere la vita di Dio
L’Immacolata Concezione di Maria, l’origine tutta luminosa del suo essere, si rivela nel concepimento verginale di Gesù per opera dello Spirito Santo. Maria si esprime tutta intera in questo mistero: non esiste per sé stessa, ma solo per donarsi all’opera di Dio.
L’umanità
L’umanità ricreata nel perdono non può aspirare al suo compimento terreno e temporale; è fatto per la felicità dell’altro mondo, per la felicità di Dio. L’umanità è fatta per accogliere e condividere la vita di Dio, per ascoltare la Parola e metterla in pratica, per farla portare il suo frutto divino. Accettando di lasciarsi ricreare immacolato, il credente vive solo di Dio e per Dio.
Il privilegio di Maria non la rende un’eccezione nella nostra umanità, ma ella diventa colei in cui l’umanità viene restaurata nella sua grazia e nella sua fecondità. Maria sta nel cuore di Dio, nella cavità della roccia da cui sgorga la sorgente. Eccola lì, la prima tenda della storia, portatrice di Dio.
Ci insegna ad inginocchiarci per unirci, nella realtà della nostra vita peccaminosa, alla fedeltà di un Dio che dona se stesso. In ginocchio nel fango per lasciarci riconciliare con noi stessi, con la nostra esistenza segnata dal rifiuto ma che può sempre aprirsi al dono permanente della vita. In ginocchio per incontrare un Dio che si è umiliato fino al punto di unirsi a noi nel fango, fino al punto di implorare da noi la semplice accettazione del suo perdono che ci ricrea.
Pietro deve lasciarsi lavare, perché sgorghino da lui le lacrime del pentimento e la confessione di un povero amore semplicemente innestato sulla fedeltà del suo Maestro. Allora potrà esistere veramente, non più basandosi sulla propria sicurezza e sui propri progetti, ma lasciandosi condurre là dove non vorrebbe andare da solo, fino alla fine dell’Amore.
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